Quartiere|

I ragazzi del quartiere San Giovanni, con grande impegno e partecipazione hanno realizzato con il sostegno dell’Associazione di quartiere, un presepe in pasta di legno, esposto all’ingresso del centro sociale ben visibile a tutti.

 

il Presepe dei ragazzi del Quartiere

Il termine presepe o presepio deriva dal latino “prae” davanti e “saepes” recinto, ed indica propriamente ogni recinto chiuso, e quindi sia la mangiatoia che la stalla.

In molte case si prepara per raccontare la storia vissuta tantissimi anni fa a Betlemme nel solco di una tradizione iniziata da San Francesco.

Restare a guardare oltre la vetrina è un’occasione   per riprendersi un ricordo, un momento di felicità, per rallentare una quotidianità sempre più frettolosa spesso frenetica.

Aver passato del tempo a modellare tutti insieme, i piccoli pupazzi che operano nello scenario favoloso della natività ha aiutato i bambini e non solo, ad immaginare mondi diversi, ad accrescere il desiderio di solidarietà, ha sollecitato riflessioni e domande che per giovani e adulti hanno forse origini comuni ma che naturalmente propongono risposte differenti. 

Sono risposte che riportano da una parte ai giochi ai sogni, al desiderio di felicità, dall’altra, al significato dell’esistenza, a momenti duri e difficili, al dovere di sostenere una famiglia    al rispetto per gli altri, a riscoprirsi comunque umani in un momento storico assai difficile.  

Mai come in questi giorni , attraverso quella vetrina dobbiamo guardare Gesù Bambino fisso negli occhi senza ipocrisia, incrociare il Suo sguardo senza fuggire, capiremo un’infinita  tristezza, un pensiero rivolto ai tanti bambini che non sono sopravvissuti  o che non sopravvivranno  alle atrocità della guerra in Palestina come in Ucraina o in altre parti del mondo,  coglieremo un invito a non voltarsi dall’altra parte, a far sentire forte la propria voce a favore di una pace immediata e duratura.

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